Ok, dimentica le canne storte rollate al volo e i bong improvvisati con le bottiglie d’acqua: oggi si parla di roba seria. Il mondo dei concentrati di cannabis è il backstage esclusivo del green lifestyle, dove wax, shatter, budder e rosin fanno la parte delle rockstar. Non siamo più nell’universo “erba-e-accendino”: qui entri in una nuova dimensione fatta di texture burrose, cristalli traslucidi e aromi che ti schiaffeggiano le papille gustative.
Ti suonano come parole inventate? Tranquillo. In questa guida ti spieghiamo tutto: cos’è un dab, perché i concentrati sono così amati, e soprattutto come scegliere quello giusto per te, senza finire in un loop su YouTube tra recensioni di vaporizzatori e video di dab fail.
Che tu sia un green rookie curioso o un cannabinoide nerd in cerca di novità, sei nel posto giusto. Mettiti comodo (o accendi il torch, se sei già pratico): stiamo per entrare nel laboratorio segreto dei concentrati.
Cos’è il dab? E perché tutti ne parlano
Hai presente quei video dove qualcuno scalda uno strano aggeggio, ci appoggia una “cosa appiccicosa” e poi tira una boccata da far invidia a un drago? Ecco, quello è il dab — e quella “cosa appiccicosa” è un concentrato di cannabis. Non è solo fumo e spettacolo: parliamo di un’esperienza di consumo potente, pulita e — se fatta bene — molto, molto soddisfacente.
Ma stop un attimo. Prima di lanciarsi nel mondo dei dabs come Walter White in un laboratorio, bisogna conoscere i protagonisti della scena: wax, shatter, budder e rosin. Sembrano nomi di supereroi (o di caramelle), ma sono forme diverse di concentrati. E no, non sono tutti uguali. Ogni tipo ha la sua texture, il suo metodo di estrazione, i suoi pro e contro. Ti spieghiamo tutto, senza filtri (ma con un po’ di ironia).
Cosa sono i concentrati di cannabis?
Partiamo dalla base: i concentrati sono versioni super-concentrate (appunto) della cannabis. In pratica, si prende la pianta e si estraggono solo le parti buone — cannabinoidi come CBD e THC, e i mitici terpeni che danno aroma e personalità. Il risultato? Un prodotto estremamente potente, che può arrivare a contenere fino all'80% di principi attivi.
Ma attenzione: qui non si tratta di “fumare di più”, ma di fumare meglio. I concentrati ti permettono di avere un’esperienza più intensa, precisa e — se scegli prodotti di qualità — anche più pulita.
Wax, shatter, budder, rosin: chi sono, cosa vogliono da noi
Wax – Il concentrato “burroso” e versatile
Il nome dice già tutto: “cera”. Si presenta come una massa morbida, appiccicosa, che ricorda il miele cristallizzato o la cera d’api. È uno dei concentrati più popolari perché facile da maneggiare e perfetto per chi inizia a dabbare.
Come si fa: Di solito viene estratto con butano (BHO), poi purificato.
Pro: Aroma intenso, ottimo per dabbing quotidiano.
Contro: Si attacca ovunque. Non è l’amico delle tasche.
Shatter – L’eleganza cristallina (ma fragile)
Lo shatter è il concentrato che sembra una lastra di vetro color caramello. Si spezza (da qui il nome) e ha una consistenza solida, trasparente. È il concentrato da mostrare agli amici per farli dire “wow”.
Come si fa: Come la wax, ma lasciando raffreddare il tutto in modo che la struttura resti solida.
Pro: Alta purezza, potenza notevole.
Contro: Fragile e complicato da dosare. Sbriciolamento garantito.
Budder – Il burro dei dabs
Il budder ha una consistenza simile al burro montato: soffice, lavorabile, perfetto per chi cerca un’esperienza sensoriale anche al tatto. È un concentrato da intenditori, amato da chi sa apprezzare gli aromi.
Come si fa: Deriva da wax o shatter, ma viene “montato” (whippato) per ottenere la consistenza burrosa.
Pro: Aromi spaziali, facile da dosare.
Contro: Più delicato, può deteriorarsi se non conservato bene.
Rosin – Il concentrato “green” per eccellenza
Il rosin è la scelta di chi vuole il massimo, ma in modo naturale. Si ottiene senza solventi, solo con pressione e calore. Il risultato è un concentrato ricco di terpeni, pulito, e (se sei attrezzato) puoi anche fartelo da solo.
Come si fa: Pressando fiori o hashish tra due piastre calde.
Pro: Naturale, aromatico, full spectrum.
Contro: Richiede attrezzatura o acquisti specifici. Più costoso.
Come si consumano i concentrati: guida al dabbing (senza fare danni)
Fare dabbing non è come accendere una canna al volo. Serve l’attrezzatura giusta:
• Bong con nail (in quarzo, titanio o ceramica)
• Dabber (lo strumento per prelevare il concentrato)
• Torch (sì, il cannello tipo chef stellato)
• Carb cap (serve a modulare il flusso d’aria)
Come funziona? Si scalda il nail, si applica il concentrato con il dabber, si copre con il carb cap e si inala il vapore.
Sembra complicato, ma dopo un paio di prove diventa routine. Se vuoi la versione easy, ci sono anche vaporizzatori portatili per concentrati — perfetti per il microdosing elegante.
Quale concentrato fa per te? (spoiler: dipende dal tuo stile)
Sei più tipo chill serale o power user da laboratorio? Ecco una mini guida:
• Wax: sei all’inizio ma vuoi fare le cose seriamente? Parti da qui.
• Shatter: ti piacciono le cose precise e potenti.
• Budder: sei un vero sommelier della cannabis. Aromi sopra tutto.
• Rosin: il bio ti scorre nelle vene. Vuoi il top, ma pulito.
E in Italia? Sono legali?
Qui si entra nel mitico “limbo legale” all’italiana, quello dove tutto è un po’ sì e un po’ no — tipo il gelato al gusto mojito. I concentrati con THC sopra lo 0,5%? Vietati. Niente shatter da sballo o wax ultra strong in stile USA: la legge italiana è chiara su questo (e piuttosto rigida).
Ma… (e c’è sempre un ma), ci sono i concentrati di CBD. E qui si apre un universo tutto nuovo. Parliamo di estratti 100% legali, se rispettano i limiti di THC imposti dalla normativa vigente. Nessun effetto psicotropo, ma un’esperienza intensa dal punto di vista sensoriale e terapeutico.
Il rosin di CBD, ad esempio, è sempre più amato: si produce senza solventi, solo con fiori selezionati, calore e pressione. Un concentrato naturale, pulito, ricco di terpeni e cannabinoidi non psicoattivi — perfetto per chi vuole il meglio del benessere green senza infrangere la legge.
Insomma: niente voli intergalattici, ma tanto relax, aromi autentici e un’esperienza di consumo raffinata. E se ti stai chiedendo dove trovarli… beh, da Piggy Weed, ovviamente.