Antipsicotico naturale - Piggyweed

Cosa dice la ricerca sull'effetto antipsicotico naturale del CBD

Tutti ormai conosciamo i benefici di oli e tinture di cannabis, sia con che senza THC, per la cura di patologie fisiche come l’artrite e psichiche come ansia e depressione. Ma nuovi studi sull’erba, in particolare su quella legale 100% CBD, stanno mostrando sviluppi interessanti anche per quanto riguarda una delle più gravi malattie psichiatriche, ossia la schizofrenia. Sembra che il CBD possa avere, tra i suoi tanti benefici, anche un potenziale da antipsicotico naturale. In questo articolo esploreremo il tema del rapporto tra CBD e schizofrenia puntando alle ricerche più recenti.

Che cos’è la schizofrenia

La schizofrenia è una malattia psichiatrica particolarmente dura da affrontare ed è la prima tra le malattie mentali ad essere causa di assenze dal lavoro in tutto il mondo. La schizofrenia, infatti, è particolarmente invalidante perché porta il malato a perdere il contatto con la realtà, risultando incapace di provvedere a se stesso negli episodi più acuti e mettendo la propria salute a serio rischio. 

La schizofrenia esordisce normalmente intorno ai vent’anni di età ma sono stati registrati anche esordi più tardivi. Le cause di questa malattia sono prettamente biologiche ma anche fattori stressanti e traumi possono contribuire a portare alla luce il disturbo ove è latente.

I sintomi più conosciuti della schizofrenia sono le allucinazioni visive e uditive: il malato sente e vede oggetti e persone che non sono presenti nella realtà. Le allucinazioni più comuni sono quelle uditive in forma di “voci nella testa”. La schizofrenia è caratterizzata anche da deliri (credenze false o irrazionali) e a volte da paranoia (senso di persecuzione) che portano la persona a precipitare in una spirale di angoscia. Una delle caratteristiche meno conosciute del disturbo è una sorta di apatia: la persona sembra priva di emozioni, spenta, fredda. Lo schizofrenico spesso soffre di amnesie e ha problemi cognitivi come la mancanza di concentrazione e attenzione.

Come si cura la schizofrenia? Essa è una malattia cronica e va curata con farmaci per tutta la vita. Essendo quella che in psicologia viene chiamata psicosi (un'alterazione della percezione della realtà, che può includere sintomi come allucinazioni, deliri, pensiero disorganizzato e comportamento bizzarro o inappropriato) la schizofrenia si cura con farmaci antipsicotici. Questi farmaci sono necessari ai malati per contenere i sintomi e vivere una vita normale, ma purtroppo possono avere effetti collaterali pesanti. Ecco che entrano in gioco piante “magiche” come la cannabis, che possono rivestire il ruolo di antipsicotico naturale permettendo di abbassare le dosi dei farmaci classici.

Cannabis e schizofrenia: cosa dicono gli studi

Gli studi sulla Cannabis come miglior antipsicotico per ansia hanno una lunga tradizione ma dal 2012 si è pensato di usare l’erba al CBD tra gli antipsicotici omeopatici per malattie gravi come la schizofrenia.

Il primo studio ha messo a confronto il CBD con l’amisulpride, un rimedio farmacologico classico e potente usato da anni per trattare la schizofrenia. Lo studio a doppio cieco ha dimostrato che “il cannabidiolo è efficace nel migliorare i sintomi psicotici quanto l’amisulpride antipsicotico standard”. Un risultato epocale che potrebbe ribaltare il modo in cui vediamo il CBD oggi. Perché è così importante esplorare le potenzialità del CBD? Perché a parità di effetti questa sostanza è molto più tollerabile, con effetti collaterali minimi, a differenza dei rimedi classici.

È quello che suggerisce un altro studio del 2014, che suggerisce la possibilità che il CBD abbia effetti antipsicotici senza mostrare tutti i pericoli dei farmaci classici. Un antipsicotico che non fa ingrassare e non è associato a rischi per il fegato, i reni o altri organi.

Uno studio più recente, del 2018, ha risultati folgoranti: pazienti trattati con CBD o farmaci antipsicotici chimici tradizionali sono stati confrontati per un periodo di sei settimane, insieme a un gruppo di controllo curato con placebo. Tutti i partecipanti allo studio erano affetti da schizofrenia. Dopo sei settimane il gruppo che aveva assunto CBD “presentava livelli più bassi di sintomi psicotici nonché miglioramenti nella performance cognitiva e nelle condizioni generali”. 

Tutte queste ricerche suggeriscono le enormi potenzialità della cannabis e come curare la schizofrenia senza farmaci possa essere una possibilità per il futuro.

Cosa fa il CBD al cervello delle persone con psicosi

Il CBD e un rimedio più classico contro la schizofrenia, cioè l’anandamide, hanno un’azione simile perché si legano agli stessi recettori: ecco spiegata l’efficacia della cannabis nel trattare la schizofrenia. 

Un recente studio ha messo a confronto, tramite risonanza magnetica, il cervello di malati di psicosi che avevano assunto cannabis oppure un placebo. I grafici funzionali delle aree prefrontali e mediofrontali del cervello sono risultati significativamente migliori nei pazienti che avevano assunto CBD, risultando più simili a quelli delle persone non malate. 

Alcuni studiosi hanno espresso preoccupazioni sul THC, comunque presente in quantità residuali anche nella cannabis legale: temevano che un paziente schizofrenico, già deficitario dal punto di vista cognitivo, potesse risentire della molecola psicotropa e peggiorare. 

Si è visto invece che i pazienti psicotici trattati con cannabis, con e senza THC, mostravano performance cognitive migliori di chi non assumeva l’erba.

Il THC può peggiorare le performance cognitive a lungo termine degli individui sani ma per gli individui schizofrenici sembra in realtà migliorativo. Attendiamo ulteriori studi su questo, ma in ogni caso è il CBD il vero e proprio antipsicotico della cannabis, non il THC.

Conclusioni

Negli ultimi anni gli studi sulle potenzialità della cannabis come cura naturale per il corpo e per la mente sono sempre più esplorate: questo è un bene perché integrare la medicina chimica classica con rimedi più naturali, tollerabili e “green” aiuterà in futuro a migliorare sia la vita dei pazienti sia la salute del pianeta. Attendiamo con fiducia i nuovi studi che verranno e che ci faranno conoscere di più sugli straordinari prodotti della natura.



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