I motivi per cui molte persone si interessano a coltivare la cannabis “outdoor” sono prima di tutto economici: infatti per allestire una coltivazione dentro casa, che si tratti di poche o molte piante, è necessario un discreto investimento tra impianti di irrigazione, lampade ecc. Al contrario, specie ora che la bella stagione è cominciata, coltivare marijuana all’aperto significa approfittare di sole e acqua gratis, grazie alla luce che va aumentando e alle piogge primaverili. Nessun bisogno neppure di impianti di ventilazione: basta approfittare dei venti naturali. Ottimo, no?
Naturalmente, per allestire una coltivazione outdoor, non servono ettari di terreno e neppure un orto. Sono sufficienti un balcone o una terrazza, dei vasi e tanta buona volontà, visto che anche la coltivazione all’aperto ha le sue criticità.
Prima di tutto, per coltivare della buona Erba outdoor, è necessario chiedersi di quanta luce gode il nostro spazio esterno. Chi vive in un attico con un grande terrazzo ha il sole sempre a disposizione, ma molte delle persone che hanno balconi in città li vedono in ombra per la maggior parte del giorno. Ecco perché, quasi per tutti, è meglio scegliere piante autofiorenti: queste non sono legate al fotoperiodo e crescono bene nonostante si trovino spesso in ombra.
Per quanto riguarda la genetica, molti esperti consigliano ai principianti le varietà di Indica, perché sono più piccole e gestibili in esterno.
Un grosso problema che può scoraggiare anche chi sceglie di coltivare la cannabis legale è il timore di essere visti e giudicati o addirittura denunciati dai vicini. Anche se si hanno tutti i documenti a posto non è piacevole dover fare entrare un qualche tipo di gendarme e fargli fare un giro del terrazzo. Per questo è bene rendere il proprio orticello discreto sia visivamente sia dal punto di vista dei profumi.
La cannabis ha un odore molto forte e facilmente riconoscibile, in particolar modo in fase di fioritura: per questo è bene coltivare, accanto ad essa, altre piante molto profumate che possano confondere i vicini con il loro profumo: fresie, rose, gerani o anche pomodori sono molto indicati per questo scopo.
Per mascherare le tue piante visivamente, ma anche per esporle meglio alla luce solare, sono possibili tante tecniche di potatura o piegatura, alcune delle quali prevedono la “pizzicatura” dei germogli per far sì che crescano diverse cime dominanti. Esistono poi tecniche di “piegatura” che con l’ausilio di fil di ferro o rete costringono le piante ad appiattirsi diventando meno visibili, ma anche più esposte alla luce solare.
Quando si coltiva in balcone o in terrazzo è preferibile orientarsi su piante di cannabis piccole, non solo perché sono più discrete ma anche perché sono più facili da gestire e poi da essiccare. Questo dà anche la possibilità di provare diverse varietà contemporaneamente. Le piante Sativa normalmente tendono a diventare più grandi di quelle Indica, ma è possibile anche scegliere una genetica mista e potarla adeguatamente. Si possono provare anche una varietà “nane”, pensate appositamente per piccoli spazi, come la Royal Dwarf.