L’idea di gestire le condizioni in cui le piante vegetano e fioriscono non è una novità, chiaramente. Ma il crop steering si differenzia dalle tecniche cosiddette di “training”, che spingono al risultato sollecitando fisicamente le piante (piegando rami, danneggiando o rimuovendo parti per dare un boost alla crescita). Il crop steering è meno invasivo nei confronti dell’organismo vegetale ed è relativamente più semplice. Certo, ci sono anche più sfaccettature (bisogna pensare al clima, all’umidità, all’illuminazione e via dicendo) ma ne vale la pena.
A differenza del training, che non può essere applicato troppo presto e che rischia di stressare eccessivamente una giovane pianta, il crop steering si può fare sia in fase vegetativa che in fase generativa.
Ecco cosa fare per applicare il crop steering alla cannabis in fase vegetativa:
• Illuminazione: le piante che in fase vegetativa ricevono luce con spettro blu, simile a quella che c’è naturalmente in primavera, crescono più robuste. Ecco allora che in questa fase, se coltivate indoor, potete puntare su lampade agli alogenuri metallici o apposite lampade LED che abbiano l’opzione “veg”.
• Temperatura e umidità: in fase vegetativa la temperatura e l’umidità sono fattori decisivi. Per spingere al massimo le vostre piantine occorrerà una temperatura di 25-30 gradi con un’umidità tra il 65 e l’80%.
• Concimazione: dotarsi di un misuratore di EC, che è il valore di conducibilità elettrica dell’acqua di irrigazione, consente di regolare il valore delle sostanze nutritive che vi sono immesse (perché il troppo stroppia, anche per quanto riguarda i concimi). In fase vegetativa il livello di EC dovrebbe essere circa di 2–4dS/m.
• Irrigazione: l’umidità presente nel sostrato per una migliore crescita dovrebbe essere del 55–70%. Con un misuratore di umidità sarà facile capire se occorre innaffiare di più o lasciare asciugare il terreno.
Ecco invece i valori necessari per dare un “boost” alla fase generativa:
• Illuminazione: se prima, in fase vegetativa, la nostra cannabis voleva della luce blu a bassa intensità, ora che sta fiorendo predilige lo spettro luminoso del rosso e una intensità più elevata. Se avete delle lampade LED appositamente studiate, basta inserire il comando “bloom”. Altrimenti sostituite le lampade agli alogenuri metallici con lampade HPS.
• Temperatura e umidità: Per spingere al massimo la fioritura anche il crop steering, come il training, prevede di creare un certo stress nelle piante “adulte”. Questo si può ottenere, per esempio, abbassando la temperatura e l’umidità. Abbassare la temperatura a 15-25 gradi e l’umidità al 40-70% comunica alla pianta che è ora di fiorire!
• Irrigazione e concimazione: nel periodo della fioritura il sostrato deve essere annaffiato di più ma lasciato asciugare più a lungo. È ora di annaffiare quando l’umidità è scesa al 25% e di fermarsi quando è arrivata al 70%, lasciando che il sostrato si asciughi coi propri tempi. Il valore EC ideale è invece di 5–12dS/m.
Questi sono i rudimenti del crop steering e, come detto, aiutano le piantine di cannabis a crescere meglio e a produrre cime più sane. Ogni coltivatore, con l’esperienza, è poi libero di creare una propria “ricetta” personalizzata. È importante non fermarsi alla teoria ma controllare frequentemente la salute delle piante per verificare che tutto proceda per il meglio.