Avere un pacciame, ossia uno strato di materiale che ricopre la terra, è la norma per le piante che crescono in natura, ad esempio nei boschi: in questi ambienti la terra non è quasi mai visibile perché ricoperta da aghi di pino, foglie, muschi… ebbene, questi che a prima vista sembrerebbero intrusi sono in realtà grandi alleati delle giovani piante.
Il pacciame permette di isolare meglio il terreno dal freddo e dal caldo, creando un ambiente più confortevole per le radici ed evitando una dispersione troppo rapida dell’umidità. Questo significa che chi usa la pacciamatura per la coltivazione ha bisogno di annaffiare le sue piante meno spesso. Allo stesso tempo, essendo la pacciamatura un deposito di materiale leggero, la circolazione dell’aria resta garantita.
La pacciamatura ha anche altri vantaggi: limita la crescita delle erbacce, la circolazione dei parassiti e l’erosione naturale del terreno.
È possibile utilizzare con profitto la pacciamatura in tutte le coltivazioni all’aperto, dai pomodori ai fiori, fino alla nostra amata cannabis! Ma quali sono i materiali migliori per proteggere le nostre piantine di marijuana? Eccoli:
Corteccia sminuzzata
Trucioli di legno
Paglia
Erba falciata
Foglie secche
Foglie verdi sminuzzate
Come potete vedere i materiali per la pacciamatura sono semplici ed economici da reperire ed è possibile anche utilizzare materiali recuperati dal vostro giardino.
La pacciamatura aiuta significativamente a migliorare il terreno ed è quindi consigliato eseguirla prima di piantare i semi di cannabis. Il procedimento ideale per rivitalizzare un terreno un po’ povero e renderlo fertile consiste nell’applicare uno strato di compost, vermicompost (25 mm) o un tè di compost aerato. In seguito, distribuire una pacciamatura grossolana di circa 1000 mm e attendere una settimana prima di piantare i semi. Per piantare è sufficiente smuovere un po’ il pacciame e creare un solco adeguato.
Alcuni coltivatori di cannabis suggeriscono che la pacciamatura si possa fare anche quando si coltiva indoor, in vaso. Il procedimento è consigliato per chi ha una grow room della quale non riesce a controllare la temperatura, che può risultare quindi molto calda in estate e fredda in inverno. Il pacciame può essere applicato, con delicatezza, quando la cannabis si trova nella fase di plantula (piantina appena germogliata). Come nella coltivazione outdoor, anche in quella indoor la pacciamatura svolge un importante compito di dissuasione di moscerini e altri fastidiosi insetti che circolano intorno ai terreni umidi.
In conclusione la pacciamatura, ampiamente sperimentata per migliorare le colture biologiche di ortaggi e piante ornamentali, può essere utilizzata con profitto anche nella coltivazione della cannabis, migliorando il terreno e allontanando i parassiti senza ricorrere a sostanze chimiche.