potatura marijuana

Potatura, raccolta ed essiccazione della cannabis

Come svolgere la potatura della marijuana?

Hai presente le cime di cannabis “pulite”, simili a piccole pepite d’oro, che avete comprato qualche volta nel tuo negozio preferito?

Se stai coltivando la tua prima pianta in casa, potresti subito renderti conto che le cime, per diventare simili a quelle che trovate in vendita, devono essere potate: hanno bisogno, come si dice in gergo, di una manicure. Il motivo, ovviamente, non è solo estetico!

Le cime potate garantiscono un fumo più gustoso, piacevole e meno irritante per gola e polmoni; riducono il rischio di muffa in fase di essiccazione; l’aroma è decisamente migliore; infine, cosa da non sottovalutare, nell’insieme se potate le cime avrete un prodotto più ricco di cannabinoidi

Infatti, la maggior parte dei tricomi produttori di cannabinoidi si trova nelle cime. Le foglie che le circondano, pur resinose, non ne sono così fornite. In sostanza, includendole, l’effetto potrebbe risultare un po’ “annacquato”. La potatura, o trimming, si può fare sia subito dopo la raccolta sia dopo l’essicazione.

Può essere molto utile aiutarsi con delle apposite cesoie ricurve per il trimming, che consentono di lavorare più facilmente senza “perdere i pezzi”.

Ma torniamo un momento indietro e parliamo di raccolta, sicuramente il momento più entusiasmante soprattutto per chi è alla sua prima esperienza di coltivazione.

Non c’è un momento giusto universalmente riconosciuto per raccogliere: ogni varietà ha i suoi tempi.

Le linee guida in generale sono che la indica è pronta dopo 8 settimane dalla fioritura, mentre la sativa dopo 10 settimane dalla germinazione. Segnali evidenti che è il momento di raccogliere sono l’ingiallimento delle foglie e la colorazione rossa dei pistilli

Dopo la raccolta e la potatura della marijuana è arrivato il momento di essiccare e conciare la cannabis. L’essiccazione migliora la qualità del prodotto e permette di conservarlo più a lungo. Fumare le cime fresche non è affatto una buona idea, perché il loro contenuto di umidità oltre a rendere difficile l’accensione produce un sapore amaro.

Puoi essiccare le tue piante appendendone i rami interi in un essiccatoio o su uno stendino per circa dieci giorni. L’essiccatura toglierà gran parte dell’umidità presente, ma non è ancora finita.

Anche se a colpo d’occhio i rami sembreranno secchi, in realtà c’è ancora dell’umidità da togliere. A questo serve la conciatura.

La conciatura è molto semplice: metti i fiori essiccati e potati dentro un barattolo di vetro, come quelli per la marmellata.

Assicurati di non riempirlo del tutto, ma circa per tre quarti. Mettilo in un luogo buio, secco e non freddo come la credenza della cucina: le cantine non sono un buon posto per la conciatura.

Controlla il barattolo una volta ogni due giorni per verificare se si sia creata della muffa ed eventualmente rimuovere i fiori rovinati.

Lascia aperto il coperchio per un paio d’ore, quindi richiudilo e aspetta ancora. Il tempo minimo per la conciatura è di circa quattro settimane, ma più dura e più l’aroma è migliore. Otto settimane di conciatura consentono di ottenere un aroma più intenso.

Dopo la conciatura è possibile conservare la cannabis negli stessi vasi. Per evitare che si secchi troppo, se hai molta erba, ti consigliamo di procurarti dei pacchetti umidificanti.

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