Vediamo le 10 ragioni più comuni per cui l’esperienza con la cannabis può rivelarsi deludente.
1. Fumare per la prima volta
Molte persone riferiscono di non aver sperimentato gli effetti desiderati quando hanno fumato cannabis per la prima volta. Il motivo per cui ciò accade è in gran parte misterioso, ma di norma ha a che fare con un’assunzione errata del prodotto.
2. Non essere informati sugli effetti della cannabis
Le persone che non hanno mai assunto cannabis in precedenza potrebbero avere aspettative irrealistiche sugli effetti di questa pianta e quindi potrebbero sentirsi insoddisfatti del suo utilizzo. Alcune persone potrebbero fare solo un paio di tiri e aspettarsi un profondo effetto di ilarità o rilassamento, senza considerare che a dosi basse gli effetti sono assai sfumati.
3. Inalazione non corretta
Questo è un altro tipico problema dei principianti, specie se non fumano sigarette. L’inalazione non corretta della cannabis influisce negativamente sulla sua assimilazione e quindi sullo sballo. L’errore più comune è espellere il fumo immediatamente senza trattenerlo per alcuni secondi nei polmoni.
4. Prodotto di bassa qualità
Purtroppo il proibizionismo che regna in molti Paesi apre la strada alla circolazione di cime di qualità non accertabile. È possibile che la cannabis acquistata non sia stata coltivata correttamente, sia stata potata in modo grossolano oppure sia uno “scarto”, specie se si parla di hashish.
5. Dose insufficiente
Un ennesimo problema tipico dei principianti che ancora non hanno familiarità con la cannabis risiede nell’assunzione di una quantità insufficiente di erba, che produrrà effetti molto sfumati.
6. Erba a prevalenza di CBD
Non tutte le cime di cannabis sono uguali e alcune sono a prevalenza di CBD, con livelli di THC da bassi a trascurabili (è il caso della cosiddetta erba legale). È chiaro che un prodotto di questo tipo non produrrà effetti di sballo, ma rivelerà altri benefici come l’attenuazione dell’ansia e del dolore fisico.
7. Assunzione non corretta
L’errata inalazione è un problema di chi fuma l’erba, solitamente mischiata con il tabacco, nel modo tradizionale. Ma anche chi sceglie di assumere la cannabis tramite vaporizzatori o bong può maneggiare tali oggetti nel modo sbagliato e compromettere così la propria sessione.
8. Soglia di tolleranza alta
Finora si è parlato soprattutto di principianti, ma anche i fumatori esperti hanno i loro problemi, primo tra i quali l’assuefazione. Il fumatore principiante, man mano che si trasforma in consumatore abituale, vede aumentare per un certo tempo i recettori CB1 nell'organismo e quindi migliora la sua esperienza; ma quando la cannabis diventa un’abitudine consolidata i recettori CB1 cominciano a diminuire e si sviluppa il fenomeno detto “tolleranza”. Se si fuma molto e spesso, gli effetti di una singola assunzione si mostrano ben ridotti rispetto a chi non fuma costantemente.
9. Carenza fisiologica di endocannabinoidi
Ogni persona ha nel proprio organismo una certa quantità di endocannabinoidi, messaggeri chimici naturalmente presenti nel corpo che si legano agli stessi recettori di sostanze introdotte dall’esterno come il THC. L’ipotesi di alcuni scienziati è che chi ha fisiologicamente pochi endocannabinoidi possa aver bisogno di fumare molto di più rispetto agli altri per sballarsi.
10. Il ruolo degli ormoni
Sembra che le persone che producono una quantità alta di pregnenolone, un ormone secreto dalle ghiandole surrenali, abbiano bisogno di più THC del normale per avvertire effetti.