La quasi totalità delle piante psicoattive conosciute e utilizzate proviene dall’America, qualcun’altra dall’Africa o dall’Asia, ma pochi sanno che esistono piante allucinogene e delirogene che crescono spontaneamente anche in Italia. Queste erbe sono state utilizzate fin dalla Preistoria per la preparazione di farmaci naturali e in qualche caso sono ancora oggi impiegate in erboristeria. Sono piante sul cui uso è necessario porre estrema attenzione perché possono causare effetti indesiderati gravissimi, ed è anche per questo motivo non vengono usate a scopo ricreativo. Questo articolo è da intendersi come puramente informativo e non costituisce in nessun modo un consiglio di utilizzo.
Vediamo quali sono le piante psicoattive che crescono anche in Italia:
- Mandragora o Mandragola
Molti associano la Mandragora ai film di Harry Potter, ma questa specie di pianta esiste davvero ed è stata famosissima e usatissima fin dal Medioevo. La Mandragora fa parte della famiglia delle solanacee, come i pomodori e le patate, ma la sua radice contiene sostanze psicotrope. In tempi antichi la Mandragora, responsabile di allucinazioni, era considerata afrodisiaca e si usava per preparare filtri d’amore. Purtroppo intossicarsi con la Mandragora è molto facile, per questo non si usa praticamente più in erboristeria.
- Erba del diavolo (anche detta Datura o Stramonio)
Lo Stramonio è una bella pianta da fiore che cresce in tutte le regioni d’Italia. È responsabile di forti effetti psicotropi che possono durare anche più di un giorno, come allucinazioni vivide e quasi tattili, deliri, perdita di senso del tempo e addirittura amnesia. Si tratta di un’erba piuttosto rischiosa da assumere perché la dose necessaria per attivare gli effetti è molto vicina a quella in grado di produrre pericolose intossicazioni nell’organismo.
- Ginestra
La Ginestra è una pianta dai bei fiori e dalle spiccate proprietà benefiche. È considerata un potente antinfiammatorio naturale. Gli estratti di questa pianta hanno una ottima funzione cardiotonica (regolatrice del ritmo cardiaco) e secondo alcuni studi giapponesi possono avere un importante effetto antileucemico e antitumorale. Assunta in grandi quantità la Ginestra è una pianta allucinogena. Il problema, anche qui, è che a quantità elevate può essere dannosa per il fegato.
- Aconito o Napello
L’Aconito cresce in particolare nelle regioni alpine, con bei fiori viola. Fin dall’antichità era considerato un potente afrodisiaco, e tale è ancora nel mondo arabo, mentre nel Medioevo era considerato un ottimo antidoto contro le punture di scorpione. In effetti l’Aconito può aiutare a calmare l’ansia, ma se assunto in quantità è un potente veleno, perciò è da evitare assolutamente l’assunzione incontrollata. Bastano 3 grammi di Aconito per produrre un concreto rischio di morte.
- Gisquiamo
Il Gisquiamo è considerato tradizionalmente “la pianta delle streghe” e veniva usato per calmare il dolore e indurre trance fin dall’epoca del Neolitico. Infatti questa pianta può indurre stati di trance o delirio e veniva usata per prevedere il futuro. A inizio ‘900 il Gisquiamo veniva utilizzato, in mix con la Belladonna e lo Xanthoxylum, per combattere la dipendenza dall’alcool.
Conoscevate queste piante psicoattive nostrane?