Il kratom, l’oppiaceo del Sud Est asiatico: una pianta ancora oggi controversa

Il kratom, l’oppiaceo del Sud Est asiatico: una pianta ancora oggi controversa

Il kratom (nome scientifico: mitragyna speciosa) è un albero originario del Sud Est asiatico ed è presente in particolare in Malesia, Indonesia e Papua Nuova Guinea. Le foglie di questa pianta hanno poteri incredibili tanto che, sotto forma di tè, fanno parte della medicina tradizionale di tutte le nazioni dove il kratom cresce spontaneamente.
I contadini del Sud Est asiatico hanno da sempre utilizzato il kratom per combattere la stanchezza e ottenere un potere stimolante. Il kratom ha dei poteri assimilabili a quelli degli oppiacei, ma allo stesso tempo aumenta i livelli di energia e stimola l’attività cerebrale: al giorno d’oggi viene utilizzato anche come sostituto naturale di morfina o eroina per attenuare le crisi d’astinenza da queste sostanze.
È strano che il kratom, a seconda dei racconti di chi ne ha fatto uso, sia presentato tanto come rilassante quanto come stimolante. Il kratom veniva tradizionalmente consumato sotto forma di tè ma oggi è molto popolare negli Stati Uniti anche sotto forma di polveri, compresse e pillole. Purtroppo a causa della mancanza di studi scientifici e test seri ad oggi non si sa bene quali siano gli effetti di questa pianta sul cervello e come le sue virtù potrebbero essere usate in campo sanitario.
Sembra che il kratom abbia effetti positivi contro diverse condizioni mediche:
• Infiammazione
• Dolore anche cronico
• Salmonella e altri batteri
• Diabete e disturbi metabolici
• Tossicodipendenza
• Depressione
Di recente le autorità sanitarie americane hanno cercato di bandire il kratom etichettandolo come sostanza potenzialmente pericolosa. La battaglia infuria ancor oggi, tra la preoccupazione delle autorità che temono l’uso indiscriminato di una sostanza così potente e i sostenitori convinti che il kratom possa migliorare la vita, combattendo la depressione e aiutando nella disintossicazione da altre droghe.
Secondo l’american kratom association, organizzazione che combatte per la rivalutazione positiva di questa pianta, essa non sarebbe più pericolosa della noce moscata o dell’erba di San Giovanni se assunta in quantità adeguate. Resta il fatto che il kratom, come molte piante dai poteri psicotropi, può essere potenzialmente velenoso se assunto in quantità eccessive, per cui si raccomanda la massima prudenza e l’assunzione in compagnia di persone esperte.
Il kratom è legale in diversi Paesi: ovviamente nelle sue terre d’origine, come la Malesia, ma anche in diversi stati degli USA. In Italia la legalità del kratom non è ancora del tutto chiara, ma esiste un forte pregiudizio su questa sostanza. A preoccupare molti governi è l’indiscussa potenzialità del kratom di dare dipendenza. In questo senso sarebbe inutile come aiuto nella disintossicazione perché sostituirebbe solo una dipendenza con un’altra. Inoltre in Italia nel 2015 è stato registrato un decesso che è stato attribuito a una dose eccessiva di kratom.
Ad oggi è possibile acquistare kratom in Italia per uso personale, anche se le leggi potrebbero sempre essere aggiornate in senso più restrittivo. Considerato il tutto, raccomandiamo a chi vuole provare il kratom di agire con prudenza.
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