Microdosing di funghi magici… al posto del caffè?

Microdosing di funghi magici… al posto del caffè?

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Negli ultimi tempi è sempre più vitale una tendenza che mira a usare le “droghe ricreative” in un modo del tutto diverso, come potenti alleate per il benessere. Un esempio particolarmente virtuoso e consolidato è la cannabis full CBD che negli ultimi anni ha conquistato migliaia di persone al mondo, aiutandole a dormire meglio e a placare i dolori cronici.

Una nuova tendenza è emersa anche nel campo dei funghetti magici, che se assunti in “microdosi” molto più esigue di quelle necessarie per lo sballo possono trasformarsi in veri e propri integratori per la salute, migliorando l’umore e la creatività e persino alzando i livelli di energia.

I funghi migliori per ottenere risultati incredibili attraverso il microdosing, che può essere declinato anche nell’assunzione di integratori sintetici, sono le oltre 600 specie della specie Cordyceps, oltre alla celebre Criniera di Leone, un affascinante fungo orientale di cui abbiamo parlato in un passato articolo. Sono sempre più i ricercatori che stanno conducendo studi sui benefici di un’assunzione regolare, correlata (si pensa) a una migliore salute dei neuroni e a livelli di energia migliorati. Nel frattempo, si stanno conducendo importanti studi sull’efficacia della psilocibina (il principio attivo cardine dei funghi magici) per ridurre i sintomi della depressione e del disturbo post traumatico. L’unico vero limite a queste sperimentazioni sembra essere un discorso che con la scienza ha poco a che fare, quello sulla legalità.

Per fortuna stanno nascendo in giro per l’Europa dei rivenditori che forniscono integratori a base di funghi (ribattezzati “funghi funzionali”) senza passare per il mercato illegale. Secondo alcuni consumatori che hanno provato regolarmente il microdosing, è possibile essere più lucidi e concentrati senza i deleteri effetti collaterali del caffè (ansia, reflusso e palpitazioni).

Il microdosing è veramente un campo di ricerca e sperimentazione promettente. È necessario che ciascuno trovi la sua dose minima necessaria per “entrare nel flusso” ed è allora che tutto può cambiare. Il dono principale della psilobicina, dal quale discendono tutti gli altri, è la capacità di spostare il punto di vista. È sufficiente introdurre solo un piccolo cambiamento nella propria routine mentale per avere finalmente l’idea “geniale” che si era aspettata a lungo, per accorgersi di cosa nella propria vita non va e cambiarlo, o semplicemente per accettare il flusso degli eventi e starci dentro in un modo più “zen”.

Per chi non ha mai fatto microdosing è altamente consigliato farsi aiutare da una persona esperta o seguire alla lettera le istruzioni, nel caso di dosi sintetiche. L’idea di base è stare sempre molto al di sotto della dose psicoattiva: se questa è generalmente di 5 milligrammi, per la media delle persone la dose giusta per il microdosing si aggira intorno agli 0,2 milligrammi contenuti in circa 0,2 grammi di prodotto essiccato.

È molto importante che l’assunzione non avvenga su base quotidiana ma piuttosto a intervalli: una dose ogni 72 ore, ad esempio. È possibile assumere i funghi per 8-10 settimane e poi fare una pausa di durata variabile prima di riprenderli: come si vede basta davvero poco per ottenere i risultati e allo stesso tempo tenere a bada i pericoli dell’assuefazione e della dipendenza.

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