Indica e Sativa: differenze ed effetti delle varietà di Cannabis

Indica e Sativa: differenze ed effetti delle varietà di Cannabis

 

Cosa sono la Cannabis Indica e la Cannabis Sativa? Come distinguere l’una o l’altra varietà? Questa distinzione è solo una leggenda o ha delle basi reali? Nell’articolo di oggi affronteremo il tema, scoprendo tutte le caratteristiche della straordinaria pianta della Canapa e i suoi effetti.

La pianta di Cannabis e le sue varietà

Dal punto di vista botanico la Cannabis è una pianta angiosperma della famiglia delle Cannabacee. Nonostante esista un’unica specie di Cannabis, questa pianta ha tre varietà principali, con proprietà diverse e che offrono effetti interessanti.

Le varietà della Cannabis riconosciute sono tre:

  • Cannabis Indica
  • Cannabis Sativa
  • Cannabis Ruderalis

Queste varietà hanno origine dalle diverse condizioni climatiche alle quali la Cannabis ha dovuto adattarsi: la pianta della Canapa infatti è originaria della Siberia ma prospera in una varietà di climi, anche grazie all’intervento umano fin dall’antichità.

La Cannabis Indica, chiamata anche “canapa indiana”, ha origine nelle aree fredde e asciutte del Nepal e di certe zone dell’india; la Sativa (che trae origine dal latino: “utile”) prospera nei climi caldi e tropicali dell’Asia e di certe zone dell’Africa. La Ruderalis (varietà rustica e infestante) viene dalla Russia.

Cos’è la Cannabis Ruderalis?

La Cannabis Ruderalis è stata chiamata così dagli studiosi perché è una varietà estremamente forte e infestante: cresceva, appunto, sui ruderi, come l’edera. Questa varietà è poco coltivata e di solito viene usata solo per gli ibridi, per generare piante più resistenti e adatte alla coltivazione in condizioni non ideali, oppure per produrre le cosiddette “autofiorenti”.

In questo articolo non affronteremo le caratteristiche della Ruderalis perché è una varietà poco coltivata e utilizzata nella sua versione pura; i produttori nel tempo hanno sfruttato solo le sue caratteristiche “agricole” per rinforzare le due varietà principali.

Cannabis Sativa vs Indica: le differenze botaniche

Dal punto di vista botanico la differenza tra indica e sativa è facile da individuare perché le piante, pur appartenenti alla stessa specie, presentano importanti differenze nella forma, ma anche nelle caratteristiche della fioritura.

  • La Cannabis Sativa, tipica dei climi caldi, è una pianta sottile e slanciata, con foglie altrettanto sottili; la fioritura di questa varietà dura a lungo, perché può godere di un clima tiepido o caldo per lunghi periodi dell’anno.
  • La Cannabis Indica ha una conformazione più bassa e cespugliosa, con foglie più larghe per intercettare il maggior numero di raggi solari. La disponibilità di calore in questi climi è più breve, quindi questa varietà ha una fioritura limitata nel tempo.

Queste le differenze “classiche”: è bene notare che la maggior parte delle piante di Cannabis oggi in circolazione derivano da ibridazione e che anche le varietà pure possono mostrare variazioni nella forma in base alle caratteristiche del terreno su cui crescono.

Cannabis Sativa vs Indica: le differenze genetiche

Dal punto di vista scientifico tra la cannabis indica e sativa non c’è nessuna differenza genetica: le varietà Cannabis hanno tra loro solo differenze fenotipiche, ossia d’immagine. Come abbiamo visto prima, la varietà Indica si è adattata al clima asciutto e più freddo, mentre la Sativa si è acclimatata in zone tropicali e ha dovuto modificare le sue caratteristiche per sopravvivere e riprodursi.

Le varietà hanno però una importante differenza, che è quella nel profilo terpenico: analizzando quest’ultimo è possibile ricondurre una pianta all’una o all’altra varietà.

Spesso la differenza è più apparente che sostanziale, almeno dal punto di vista della botanica: Sativa e Indica sono etichette utili per comprendere e utilizzare la Canapa in tutte le sue potenzialità ma non hanno un riscontro dal punto di vista dei geni.

Le differenze tra la Cannabis Sativa e Indica sotto il profilo terpenico

I terpeni sono composti aromatici abbondantemente presenti nelle piante di Cannabis: questi sono i diretti responsabili non solo del gusto della Cannabis, ma anche dei suoi effetti psicoattivi. La differenza tra Cannabis Indica e Sativa si scopre proprio analizzando il cosiddetto profilo terpenico.

Alcuni botanici pensano infatti che la differenza “fisica” tra varietà Indica e Sativa derivi dalla differente presenza di terpeni nell’una o nell’altra varietà.

I terpeni principali sono:

  • Limonene: gusto simile al limone, effetti di sollievo dallo stress ed euforia; ansiolitico e antidepressivo; si trova in misura minore anche nella menta piperita.
  • Pinene: gusto di pino, effetti di euforia e aumento della creatività; antinfiammatorio; si trova anche nel pino, nel basilico e nel rosmarino.
  • Mircene: gusto “muschioso” ed effetto rilassante e conciliatore per il sonno; antiossidante; si trova anche nel timo e nel lemongrass.
  • Linaolo: gusto dolce dai sentori floreali ed effetto calmante e sedativo; si trova anche nella lavanda.
  • Carofillene: sentore legnoso, utile per il trattamento dell’insonnia; presente anche nel pepe.

I terpeni della Cannabis Sativa sono:

  • In concentrazione più alta: 150-200 terpeni diversi
  • Ricchi di limonene e pinene
  • Ricchi di beta-carofillene

I terpeni della Cannabis Indica sono:

  • Più ricchi in mircene

Cannabis Indica e Sativa effetti

Veniamo ora alla parte che interessa più direttamente chi vuole assumere la Cannabis per scopo ludico o curativo. Non è possibile dire a posteriori se è meglio Indica o Sativa perché i loro effetti sono molto diversi e possono rivelarsi utili in circostanze o momenti della giornata appropriati.

Chi vuole avvertire maggiore energia, voglia di ridere, voglia di festeggiare o vuole stimolare il suo lato artistico farebbe bene ad assumere Cannabis Sativa, la più adatta a scopo ricreativo per serate in compagnia. Questa varietà è adatta, sotto il profilo terapeutico, a chi soffre di depressione e vuole affrontare la sua giornata con maggiore ottimismo.

Chi vuole rilassarsi, calmando l’ansia e contrastando l’insonnia, trova una preziosa alleata nella Cannabis Indica, dall’effetto sedativo. Questa varietà è utile anche per contrastare i dolori cronici e malattie come l’artrite.

Cosa ne pensano i consumatori delle differenze  di Cannabis Terapeutica Indica e Sativa?

Secondo la scienza botanica la differenza tra Cannabis Indica e Sativa è più commerciale che reale. Tuttavia, come abbiamo potuto constatare, esiste davvero una differenza nella concentrazione e nella qualità dei terpeni che può determinare realmente degli effetti diversi.

È molto difficile trovare in commercio semi o cime di Cannabis Indica o Sativa “pura”: la norma è trovare degli ibridi o dei mix con quantità differenti dell’una o dell’altra varietà. Questo permette di assaporare una Marijuana completa dal punto di vista degli effetti e dall’ampia gamma di sapori.

Secondo un sondaggio condotto dal prestigioso Journal of Alternative and Complementary Medicine, le persone che utilizzano a scopo medico la Cannabis sono ben consce delle differenze tra le varietà esistenti e sanno usarle a proprio vantaggio.

Oltre ai terpeni a contribuire alla varietà e alla potenza degli effetti Cannabis sono naturalmente i cannabinoidi: è oggi possibile trovare in commercio cime ricche di THC o al contrario del tutto prive di questo componente, come nel caso dell’erba legale 100% CBD, dagli effetti non psicotropi ma comunque antinfiammatori e rilassanti.

Conclusioni

Secondo molti scienziati, tra cui il dott. Ethan Russo, Direttore di Ricerca e Sviluppo presso l'International Cannabis and Cannabinoids Institute, la distinzione tra Cannabis Indica e Cannabis Sativa non ha molto senso. Abbiamo già visto come la scienza non abbia trovato il modo di distinguere l’una o l’altra varietà guardando al profilo genetico; secondo Russo questa distinzione non vale nemmeno dal punto di vista degli effetti. Si tratta quindi solo di leggenda, o di autosuggestione, se da utilizzatori avvertiamo delle differenze tra le varietà?

Forse per conciliare scienza e “tradizione” della community degli utilizzatori di Marijuana, potremmo dire che ogni piantina ha una storia a sé e che solo calcolando il profilo terpenico si possono trovare delle differenze oggettive tra l’una e l’altra.

Di sicuro il pregio del distinguere Cannabis Sativa, Indica e Ruderalis ha permesso a chi studia e coltiva Canapa di migliorare forza, resistenza, qualità della fioritura, gusto e ampiezza degli effetti di ogni singolo seme, permettendo un’esperienza di utilizzo migliore.

 

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