Guida al San Pedro, il Cactus allucinogeno degli sciamani

Guida al San Pedro, il Cactus allucinogeno degli sciamani

Il San Pedro cactus è da millenni l’allucinogeno sacro degli sciamani dell’America del Sud. Questa pianta grassa, quando è essiccata, contiene fino al 2,375% di mescalina, sostanza responsabile di potenti effetti psicotropi. Ecco una guida per conoscere meglio questo straordinario cactus, dagli effetti alla storia, fino alle tecniche di coltivazione!

San Pedro cactus come riconoscerlo

Come riconoscere un cactus San Pedro? È semplice, in quanto la sua forma è molto tipica: cresce come un cactus a colonna, raggiungendo un’altezza massima dai tre ai sei metri; presenta 4-8 fianchi o “coste” che gli danno una forma particolare; il colore va dal verde chiaro al verde bluastro; i fiori sono grandi, bianchi e profumati, per questo è apprezzato anche come pianta ornamentale. Il San Pedro prospera, come tutti i cactus, nei climi secchi, aridi e temperati.

San Pedro cactus effetti

Cosa contiene il San Pedro? Il suo principio attivo psicotropo è la mescalina, una sostanza allucinogena responsabile di effetti che vanno dall’euforia alle visioni vere e proprie.

Dopo avere assunto il San Pedro si possono notare effetti simili in parte a quelli del cactus Peyote: sinestesia, percezione alterata del tempo, allucinazioni. I consumatori riferiscono anche altri effetti come la riemersione di ricordi dimenticati, la sensibilità alla luce e una percezione alterata dei colori, un senso di illuminazione e riconnessione con l’universo.

È per via di questi effetti affascinanti e complessi che il San Pedro viene ancora utilizzato come supporto alla religiosità nei territori delle Ande.

Gli effetti della mescalina iniziano a manifestarsi 1-2 ore dopo l’assunzione, raggiungono il picco nelle successive 2-4 ore e poi vanno a calare nelle 8 ore seguenti.

Il San Pedro può avere come effetto collaterale la nausea e il vomito, anche se sembra che questi effetti siano meno comuni rispetto al Peyote. Secondo gli sciamani andini il vomito è comunque un segnale di “pulizia interiore” per chi si sta approcciando al rituale. Va detto che questi effetti collaterali non capitano a tutti i consumatori.

Come coltivare il San Pedro

Vediamo ora come curare cactus San Pedro e farlo crescere in casa.

Questo cactus tende a raggiungere dimensioni davvero elevate da adulto, per cui è preferibile che cresca in un giardino. Nei primi anni però, a causa delle radici poco profonde, il San Pedro cactus trichocereus pachanoi può crescere bene anche in vaso.

La coltivazione di questa specie è semplice e simile a quella necessaria per tutti i cactus. Il substrato deve essere quello specifico per piante grasse, con ph leggermente acido e buon drenaggio. Il supporto consigliato è una miscela di sabbia e materiali inerti porosi come ghiaia o vermiculite.

L’irrigazione deve essere scarsa. Il principale pericolo per i cactus consiste infatti in una irrorazione eccessiva. L’acqua andrà data solo quando il terreno sarà totalmente asciutto e in dosi moderate.

In primavera è possibile aiutare la crescita della pianta con un concime specifico per cactus. Il San Pedro può essere coltivato sia in pieno sole sia in condizioni di mezz’ombra ed è bene che la temperatura non scenda mai sotto i 5 gradi, anche se questo cactus sopporta efficacemente le escursioni termiche.

Come moltiplicare il San Pedro? Come molte piante grasse anche questa produce dei polloni, dei “figli” che crescono accanto alla pianta madre e possono essere da lei separati una volta che raggiungono i 10-15 centimetri di altezza. La separazione del pollone dalla pianta madre deve essere effettuata con un coltello affilato. Prima del rinvaso, la “ferita” dovrebbe essere lasciata suppurare.

Storia del San Pedro

Il San Pedro è originario della catena montuosa delle Ande, in Sud America, ed è stato utilizzato per quasi tre millenni come pianta sacra. La prima rappresentazione del cactus come pianta sacra è stata ritrovata in un tempio del Nord del Perù, in un tempio eretto dalla cultura Chavin, dove una creatura mitologica sostiene un cactus utilizzato come bastone. Il disegno è stato datato al 1300 avanti Cristo. Nello stesso sito sono state ritrovate tracce di sigari contenenti San Pedro.

Con l’arrivo dei colonizzatori spagnoli la coltivazione e l’uso della pianta furono vietati, ma ciò non impedì agli sciamani di tramandare segretamente la tradizione che poi si è conservata fino ai giorni nostri.

Dal 14 novembre 2022, l'uso tradizionale del cactus è Patrimonio Culturale della Nazione in Perù.

Il cactus San Pedro è legale in Italia?

In Italia il San Pedro è molto usato come pianta ornamentale. Generalmente è considerato legale possedere uno di questi cactus, perché l’estrazione della droga mescalina (illegale) è molto complessa e poco redditizia. Inoltre in un habitat italiano è possibile che la concentrazione di mescalina nel San Pedro sia più bassa di quella presente nel suo habitat originario.

Questo fa sì che sia possibile possedere un San Pedro da coltivare in casa o in giardino.

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