Legalizzazione cannabis light: il punto in Italia nel 2024

Legalizzazione cannabis light: il punto in Italia nel 2024

Mentre diversi Paesi d’Europa hanno approvato la legalizzazione cannabis o almeno la sua depenalizzazione, in Italia abbiamo assistito da poco a un deciso passo indietro: nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto è stata approvata alla Camera una modifica al ddl Sicurezza che equipara anche la cannabis light alla canapa con THC, già illegale nel nostro Paese.

Legalizzazione cannabis Italia 2024

Sembra sempre più lontana la legalizzazione della canapa in Italia. Se dal 2016 alla domanda “Che tipo di cannabis è legale in Italia?” era possibile rispondere che quella full CBD era consumabile, adesso potrebbe non essere più così. Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, ha dichiarato che la proibizione della cannabis light è un gravissimo colpo a un mercato in crescita e trainato soprattutto dai giovani agricoltori. Con il ddl dei giorni scorsi sono a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta la filiera, per di più in un periodo di piena produzione sui campi.

Solo pochi mesi fa testate come ultimavoce.it titolavano in Legalizzazione Italia ultime notizie che nel 2024 la canapa sarebbe potuta diventare legale o quantomeno depenalizzata, invece oggi abbiamo la conferma che il governo ha un atteggiamento decisamente proibizionista e la tanto agognata legalizzazione dovrà aspettare ancora un bel po’. Questo in contrasto con le tendenze europee e con gli stessi cittadini italiani, di cui il 58% si dichiara pro legalizzazione cannabis. Nel 2022 era stata avanzata anche una proposta di referendum antiproibizionista che purtroppo è caduta nel vuoto essendo dichiarata inammissibile dalla Corte Costituzionale.

Legalizzazione cannabis Europa

La legalizzazione delle droghe in Europa e USA segue un percorso non lineare in cui ogni Paese procede, fondamentalmente, in ordine sparso.

Vediamo com’è la situazione in Europa e USA nel 2024 per quanto riguarda la cannabis con THC:

  • Malta e Lussemburgo: dal 2021 in questi Paesi la cannabis è completamente legale e qualsiasi maggiorenne può possederla e coltivarla. Anche la cannabis medica è consentita.
  • Spagna: in questo Paese la canapa non è legalizzata ma è depenalizzata. La coltivazione e il consumo sono consentiti all’interno dei “cannabis social club”, associazioni culturali a numero chiuso, mentre la vendita e il trasporto sono vietati. La cannabis medica è consentita in Catalogna e Paesi Baschi.
  • Portogallo: qui la cannabis medica è legale dal 2018 mentre quella ad uso ricreativo è solo depenalizzata.
  • Germania: in questo Paese il consumo di piccole quantità di cannabis a scopo ricreativo è depenalizzato mentre la cannabis medica è regolare dal 2017.
  • Paesi Bassi: la cannabis è vendibile e consumabile in contesti controllati, i cosiddetti Coffee Shop. Un progetto approvato nel 2019 e che verrà attuato auspicabilmente nei prossimi mesi consentirà una produzione controllata di cannabis sul suolo olandese (finora la “produzione” risultava vietata).
  • USA: L’uso ricreativo della canapa è legale in diversi Stati USA, che sono Alaska, Arizona, California, Colorado, Illinois, Maine, Massachusetts, Michigan, Montana, Nevada, New Jersey, New Mexico, New York, Oregon, Vermont, Virginia, Washington e Wisconsin. La cannabis medica è invece legale in 37 Stati. A livello federale la cannabis rimane invece vietata.

Che tipo di cannabis è legale in Italia? Se diamo corda all’ultimo ddl nessun tipo di prodotto della canapa sarà legale nel nostro Paese, ma aspettiamo ulteriori sviluppi e auspicabili passi indietro (cioè avanti). Solo la cannabis per uso medico, introdotta in via sperimentale nel 2006 e prodotta all’interno dei confini nazionali dal 2016, potrebbe costituire un’eccezione.

Quante piante di Maria si possono tenere 2024

Quante piante di marijuana si possono far crescere dentro casa o in giardino? Fino a pochi giorni fa la risposta era: nessuna, a meno che non si trattasse di piante o semi di cannabis light. Ora la risposta rischia di essere: nessuna e basta.

Nonostante il divieto, ha fatto storia un decreto della Cassazione del 2019 il quale asserisce che “Non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica e con tecniche rudimentali”, quindi il giudice valuta caso per caso ma è probabile che una minuscola coltivazione casalinga senza l’uso di lampade non vada a scadere nel reato penale.

Il settore della cannabis light in Italia e il danno del nuovo ddl

La scelta di vietare la canapa light potrebbe creare seri danni all’economia. I dati sulla filiera parlano di oltre 800 imprese che si occupano di lavorazione, coltivazione e commercio di cannabis light. Il fatturato negli ultimi anni era cresciuto da circa 44 milioni a mezzo miliardo. Se il decreto diventasse legge, soprattutto, sarebbero a rischio circa 11mila posti di lavoro causando gravi danni a moltissime famiglie.

Conclusioni

Le più recenti notizie sulla legalizzazione della cannabis in Italia non delineano un quadro roseo, anzi, la direzione prevalente del governo, in contrasto con il Paese, sembra essere quella del proibizionismo. L’emendamento al disegno di legge sulla sicurezza approvato il 1 agosto mette a rischio anche il settore della cannabis light, al momento pienamente legale nel nostro Paese. Continueremo a osservare con attenzione l’evoluzione delle leggi che regolano produzione e consumo di canapa sia con THC che con solo CBD e vi terremo informati.

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