PGRs - Piggyweed

PGRs: cosa sono e che effetti hanno sulla cannabis e la salute

I fitoregolatori o Pgrs sono sostanze chimiche stimolanti che vengono utilizzate in agricoltura per massimizzare la crescita delle piante. Purtroppo queste molecole, usate tanto nella filiera agroalimentare quanto in quella della cannabis commerciale, possono danneggiare l’ambiente e avere risvolti negativi sulla salute dei consumatori. Oggi i consumatori di cannabis sono sempre più attenti a consumare erba che rispetti la salute e il pianeta, ecco perché oggi andiamo a scoprire cosa sono i pgr canapa, come e perché evitarli.

PGR significato e utilizzo

I pgr concimi sono regolatori della crescita dei vegetali. Sostanzialmente vengono impiegati per “ingannare” gli ormoni vegetali delle piante, favorendo quelli che stimolano la crescita e inibendo quelli che la rallentano. Questi fitoregolatori simulano chimicamente delle sostanze già presenti nelle piante e se somministrati alle colture aiutano a stimolare la crescita e migliorare la conservazione post-raccolta allungando la vita dei frutti. Una pianta trattata con i pgr cresce, insomma, più velocemente e fruttifica in modo più abbondante e duraturo. Questo tipo di fitoregolatore è usato massicciamente nell’agricoltura estensiva, in particolare nelle mele che assumono una forma migliore ed evitano di cadere anzitempo. Anche i coltivatori estensivi di cannabis tendono a fare un certo uso di questo tipo di concime. Ma i consumatori e gli scienziati si stanno chiedendo sempre di più se e come l’uso di pgr danneggi la qualità del prodotto finale.

I problemi dei pgr per i consumatori di cannabis

La cannabis trattata coi pgr subisce un’alterazione nei propri ormoni endogeni. Aggiungendo ormoni che attivano un gruppo di proteine bersaglio chiamate “fattori di trascrizione”, i coltivatori possono aumentare intenzionalmente il numero di proteine che promuovono la crescita ed inibire quelle che la frenano. Il risultato ad occhio nudo sembra premiante: le cime sono più grandi perché le alterazioni le hanno portate ad aumentare il loro numero di cellule e ad assorbire più acqua.

Quando pensiamo al fattore gusto, però, ecco che arriva la delusione. Per quanto le cime trattate risultino più ampie e più belle, contengono meno cannabinoidi e terpeni. Gli effetti psicoattivi e terapeutici sono, proprio per questo, decisamente meno pronunciati in questo tipo di cannabis rispetto alla cannabis biologica.

I danni dei pgr per la salute e per l’ambiente

In alcuni Paesi certi fitoregolatori sono autorizzati, mentre altri sono vietati per i potenziali danni alla salute. Ecco una panoramica dei pgr sintetici più utilizzati in agricoltura e dei loro potenziali danni:

  • Chlormequat: questa molecola è molto usata nella coltivazione di cereali e prodotti orticoli ma secondo un rapporto del dipartimento della salute del New Jersey può avere diversi effetti dannosi per la salute umana. Se inalato o assunto in grandi quantità il chlormequat può irritare il naso, la gola e i polmoni. Esposizioni prolungate possono causare edemi polmonari. Questa sostanza può anche causare nausea e vomito e può danneggiare il fegato.
  • Daminozide: approvato in UE e largamente usato per la coltivazione della frutta, questo pgr può rivelarsi subdolamente dannoso. Secondo uno studio dell’università dell’Hertfordshire può essere moderatamente dannoso per la salute umana in quanto è riconosciuto come agente irritante. Ha inoltre un alto potenziale di bioaccumulazione e può essere moderatamente dannoso per gli organismi acquatici.
  • Paclobutrazolo: questa molecola viene utilizzata per aiutare le piante a crescere più sane e robuste, tuttavia può creare problemi riproduttivi e di sviluppo nei modelli animali.

Così come accade con i pesticidi, anche i fitoregolatori sintetici contribuiscono a diffondere sostanze chimiche nell’ambiente. Alcuni studi mostrano che queste sostanze chimiche, che vanno a finire nelle acque, possono creare problemi sia agli animali acquatici sia agli esseri umani, in particolare problemi riproduttivi.

Come riconoscere l’erba trattata

Riconoscere l’erba trattata con pgr può non essere semplice in quanto alcune caratteristiche sono ottenute anche con pgr naturali, ad esempio alghe e chitosano. È l’affidabilità del venditore che dovrebbe farvi prima di tutto rizzare le antenne. Comunque ecco quali sono le principali caratteristiche a cui fare caso:

  • L’erba trattata ha cime troppo compatte, quasi innaturali. Le inflorescenze sono molto, molto dense, pesano di più e sono leggermente più difficili da sminuzzare.
  • L’erba trattata è poco aromatica, meno ricca di sapore anche al semplice annusarla.
  • L’erba trattata ha un colorito più scuro di quella biologica, quasi tendente al marrone. I tricomi sono meno presenti e dunque anche la caratteristica “lucentezza” è ridotta.

L’importanza di acquistare cannabis bio

La cannabis bio, oltre a essere più buona, protegge la salute umana e quella del pianeta. Acquistare cannabis bio significa fare una scelta saggia per sé e per gli altri, oltre che vivere un’esperienza di consumo migliore. La cannabis CBD made in Piggyweed è coltivata in Italia seguendo tutti i dettami dell’agricoltura biologica, con procedimenti naturali come l’LST che riescono a massimizzare la resa del prodotto senza applicare alcuna sostanza potenzialmente dannosa.

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